28 settembre 2008

I remember

Una serata di grande euforia

una ragazza dalle tante parole

I remember

Un incontro casuale

alla fermata dell'autobus

I remember

Dei pranzi e delle cene.

Una sera di San Valentino,

una rosa, una dichiarazione, la risata, il dubbio.

I remember

un martedì grasso, un viaggio in treno

Venezia, i pagliacci, i coriandoli, il primo abbraccio,

la lente persa, il ritorno, il primo bcio, un regalo,

il libro (Leo Buscaglia),

la notte passata a leggere

I remember

il week end in montagna, Predazzo,

la casa di Laura, la rpima notte, la seconda notte,

il letto a tre piazze, la notte abbracciati,

la mattina seguente, il treno che mi ha investito,

l'amore, il sesso; finalmente uniti

I remember

le lunghe nottate, la loquacità, l'altro,

la sofferenza, il rientroa casa, la strada vuota,

le sigarette.

I remember

i parchi, il sole, i libri, l'erba,

rotolarsi, guardarsi negli occhi

I remember

le doccie, le case, gli amici, i miei lontani,
i gelati.
I remember
ancora Venezia, l'autostrada, la mostra, (Andy wharol)
I remember
il 30, la tesi, il vestito, i genitori,
la notte, la mattina seguente, il regalo, il sesso.
I remember
Pescara, la sorella, Filippo
I remember
Rimini, ancora una volta Rimini, Marina
ancora una volta Marina, l'odio, i silenzi,
i mondiali
I remember
tu, ancora tu, solo tu, amore!
I remember
Bergamo, la casa, i fratelli, Tino
la Cantalupa, Milano, l'aereo.
I remember
Londra, l'areoporto, i parchi, la metropolitana,
la vie, la coppia, le due coppie, l'hotel,
il Berkshire Hotel, il bagno, il letto, l'amore,
la mattina dopo, ancora l'areoporto, l'abbraccio,
le lacrime, l'addio.
I remember
le lettere, le telefonate, i pianti, le tentazioni,
le voglie, le paure, le certezze, la fiducia, l'attesa
I remember
il mese in più, il ritorno, il dubbio, il tuo viso,
le mie lacrime, la disperazione, l'addio
I remember
il vuoto.

Tutto qui quello che c'è stato fra noi?
Abbiamo imparato qualcosa?
Mi ricordi?
Do you remember me?
Faccio di tutto perchè non accada,
ma sei troppo forte; sei nelle mie vene,
nella mia carne, nelle mie ossa, nella mia mente.
E non riuscirò mai a mandarti via.
Se non al presso di perdere anche me stesso.
Spero solamente di avere il cuoretanto grande
da farci entrare ancora, una persona,
quella giusta stavolta, o per me sarà la fine.

#13 marzo 1991#











21 settembre 2008

Stamattina mi sono svegliato, ho acceso la luce, sono sceso dal letto, mi sono strascinato fino in bagno e mi sono lavato la faccia.
Perché non mi sono svegliato? Perché, come accade di solito, l'acqua gelata buttata sul mio viso non ha scatenato in me nessuna scarica di adrenalina, alcuna sensazione di rinascita, la benché minima voglia di affrontare la giornata?
Sono sceso a fare colazione: ho scaldato il latte, preparato la tavola, scelto i biscotti, aggiunto al latte la giusta quantità di caffè. Ho inzuppato gli sfiziosi biscotti fino alla sete. Ho ingerito l'intera tazza ricolma senza prendere respiro e l'ho riposta sul tavolo. Poi ho fissato il vuoto: perché non ho avuto la solita sensazione di pienezza? Perché mi sono alzato automaticamente dalla sedia e non ho provato la sensazione che il latte scivolasse verso il basso del mio stomaco?
Afferro la maniglia della porta. Perché non ne percepisco la bassa temperatura?
Esco di casa. Ancora niente. Non riesco a provare nulla. Nè la gioia di andare verso cose nuove, verso la scoperta delle prossime dodici ore, verso nuove sfide e difficoltà. Nè la paura di lasciare la sicurezza della propria casa, la paura delle incognite.
Niente; potrebbe svolgersi un conflitto a fuoco di fronte a me e io gli andrei incontro senza provare disagio o alcunché.
Via Zamboni, zona universitaria, centinaia di persone che passano, si spostano, corrono, parlano, incampano, riflettono. Ricordo di aver avuto la sensazione di sentire queste centinaia di cervelli in funzione, come entrare in un giornale le cui rotative vanno a tutto vapore; ricordo di essermi innamoratodi ciò. Adesso arrivo col mio walkman che mi spara nelle orecchie una musica dolce e tranquilla, tutta la mia sensibilità è assorbita dall'apparato uditivo, nessuna sensazione di freddo, faccie tutte uguali mi vengono incontro; cammino seguendo un percorsogia noto, il pilota automatico mi porta a destinazione.
Forse comincio a capire. Tutto intorno al mio corpo c'è una guaina bianca perfettamente aderente, perfettamente termica, indistruttibile, isolante.
io provo a bucarla, ma lei si deforma all'infinito come la plastica di un palloncino, senza rompersi.
Il mondo esterno tenta di sollecitarmi, ma nulla attraversa la mia armatura.
La sera esco con gli amici; ma ancora nessuna reazione, nessuno stimolo riesce a raggiungermi, niente riesce ad uscire.
Mi sdraio nel letto la sera, con tutte le forze cerco di distruggere la guaina, ma qualunque cosa faccia, rimango intrappolato nei miei stessi puerili tentativi.
La vita diventa una noia mortale, tutto è noia, tutto è già visto, tutto mi scivola accanto.
Poi all'improvviso ricordo, è una sensazione già vissuta, è una prova che ho già superato. Devo solo attendere, aspettare, e la guaina un giorno si seccherà e sarà sufficiente una piccola pressione per mandarla in mille pezzi e finalmente uscirne fuori. Svegliarsi pieni di gioia, uscire andando alla scoperta di come sia meraviglioso vivere, la sera con gli amici divertirsi con nulla, addormentarsi con serenità; in una parola sola: AMARE !

#Febbraio 1991#

C'è una ragazza nel mio cuore
c'è una ragazza nella mia vita
c'è una persona meravigliosa accanto a me
adesso è lontana, è partita
ho paura, ho paura, ho paura
ho paura di perderla
ho paura di restare solo
ho paura di me stesso
ho paura, ho paura, ho paura
e se restassi solo
solo, ancora una volta, solo
unicamente, con me stesso
solitudine.
Se ancora una volta avessi dato tutto
e se ancora una volta fosse stato inutile
e se ancora una volta fosse tutto finito
cambiato, doverso, trasformato
cosa posso fare
cosa posso dire
come posso evitare.
Posso scappare, fuggire, urlare
prima che tutto accada
prima che succeda, prima che finisca.
ma ancora una volta dirò no
resterò li per vedere la nave affondare
per andare giù insieme a lei
resterò li senza scappare
perchè io l'amo
e l'amore è totale, incondizionato
è dolore, è masochismo.
l'amore è speranza, incoscenza
è aspettare, è sognare.
Non c'è niente che posso
solo amare.
E se lei non tornerà
a se lei la resterà
io non soffrirò
perchè io l'amo
e l'amore è bellissomo, è gioia
è vita, è eterno
l'amore è perfetto
e niente lo uccide
è solo sospeso.

#Novembre 1990#

Ci sdraiamo in un piccolo letto
due occhi, due stelle
la bocca, un frutto proibito
i capelli, l'oceano infinito

Ci baciamo in un piccolo letto
il caldo, la rugiada
il buio, la fantasia
l'emozione, la serenità

Ci abbracciamo in un piccolo letto
la presenza, la forza
la sidurezza, la tranquillità
la pace, la serenità

Ci tocchiamo in un piccolo letto
le curve, la sensibilità
il calore, la passione
la scoperta il profumo

Facciamo l'amore in un piccolo letto
lo sforzo, latensione
l'uragano il fulmine
l'unverso in un solo attimo

#Giugno 1990#

07 settembre 2008

Il nuovo amore

il nuovo amore è più maturo
sembra quasi non appartenerci
a cui non apparteniamo
ci scivola via fra le dita
ha un gusto un po' amaro

Il nuovo amore è più semplice
non ci complica la vita
non ci da preoccupazioni
continua un giorno dopo l'altro

Il nuovo amore è razionale
non ci entra nelle ossa
ma solo nel letto

Il nuovo amore è meglio del vecchio
è senza dolore
nel bene enel male
è senza confini
è senza pudore

Se il nuovo amore è così
perchè adesso è andato via?
perchè adesso non c'è?
mi sembra un vecchio?

#Giugno '90#

Com'è lontana, irraggiungibile
un mare ci separa
sono solo
nessuno mi aiuta.
Cerco chiarezza, lucidità
limpidezza.
Riuscirò atrovarla?

#Marzo '90#

Il respiro è difficile
il cuore è pesante
la mente è confusa
duebraccia mi stringono
due gambe mi abbracciano
è tutto chiaro
ma solo per un attimo
poi ancora il caos.

#Marzo '90#

Aiuto aiutatemi
stò precipitando
cado in un baratro
cado in un pozzo
e in fondo ci sono delle lame
non riesco a tenermi
non trovo appigli
le pareti sono troppo distanti
non c'è più luce.

Perchè sento profumo?
sono fiori
un campo verde
una grande luce
due grando icchi
sento un profumo
è pelle bianca
sono capelli neri.

Non salvatemi
anche se grido aiuto lasciatemi cadere.

#Marzo '90#

Uno scintillio
un luccichio
la guardo
e dietro i suoi occhi
vedo l'universo, vedo me stesso;
gli scruto l'anima
riesco a cedere distintamente
ciò che nessuno può disegnare,
dipingere, descrivere, rubare,
comprare, toccare.
Dietro due grandi occhi neri
ho visto l'amore.
(Che dolore, quei due grando icchi neri non stavano guardando me)

#Febbraio '90#

In quanti modi
possono guardare due occhi neri.
Per me voglio solo uno sguardo.
In quanti modi ti possono guardare
due enormi occhi neri.
Uno solo è quello che mi interessa.
Che cosa si vede
guardando in due occhi neri.
Solo una cosa voglio vedere.
Lo cerco lo trovo, ecco lo sguardo,
non mi serve nient'altro.

#Febbraio '90#


L'APPELLO

ti bacio e sento il miele
ti stringo e abbraccio il mondo.
C'è qualcuno in grado di sopportare tutto l'amore che ho da darle?

#gennaio '90#

LUI: ciao, come stai?
LEI: io bene e tu?
LUI: non c'è male grazie. E' molto tempo che non ti fai vedere.
LEI: io? Sei tu che non ti fai più vivo.
LUI: Cosa mi racconti di bello?
LEI: Ma, io poco e tu?
LUI: come poco, ho sapto che stai con un ragazzo ormai da un po'.
LEI: si è vero, ormai è un anno.
LUI: e come va, come va, non hai avuto dei malanni improvvisi?
LEI: sei il solito stupido, dai non dire certe cose.
LUI: hai ragione, scusa, allora sei contenta?
LEI: direi di si.
LUI: sono contento per te.
LEI: si mi trovo bene; saisiamo una coppia molto aperta, ci lasciamo molta libertà, lui esce coi suoi amici, io coi miei; non siamo gelosi; io posso uscire con un mio amico da sola e lui non dice niente, e anche lui può farlo; basta che non sia sempre la stessa (risatina)
LUI: a beh certo, è bello così.
LEI: scusa devo scappare, ciao.
LUI: vai pure, anch'io devo scappare, ciao.

Lui se ne andò riflettendo su cosa significa amarsi.

#Dicembre '89#

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